Lettera 22 (Prima Serie)

Agli Amici

Cari amici,

portando avanti il nostro impegno di attenzione ai problemi della città, questa volta vi offriamo i risultati di una indagine sulla situazione scolastica del Borghetto Prenestino,

svolta dal Comitato “Borghetto Prenestino”.Questo Comitato opera già da alcuni mesi, con finalità e metodo che sono brevemente indicati nelle parole di presentazione.

A noi sembra che sia motivo di riflessione per tutti questo esempio che ci viene da un gruppo di cittadini concretamente impegnati nel vivo della realtà urbana, per risolverne con pazienza, capacità ed apertura le contraddizioni e le storture più gravi. Siamo certamente consapevoli della complessità dei fenomeni evidenziati e del loro saldo radicamento nell’attuale sistema politico –economico e, perciò, sappiamo quanto sia necessaria una lotta che investa quest’ultimo e che sia condotta con idonei strumenti di natura politica e sindacale. Pensiamo anche, tuttavia, che questi stessi strumenti guadagneranno in autenticità ed efficacia nella misura in cui si svilupperà una diffusa azione di base, il più possibile articolata e ricca di iniziative.

Testimonianze come questa hanno per noi il valore di un campanello di allarme: ci dicono che dobbiamo aprire gli occhi sulla realtà che ci sta intorno; che dobbiamo denunziare certe sottili discriminazioni messe in atto ad ogni piè sospinto a danno dei disoccupati, degli operai, degli anziani, dei figli della povera gente col nostro complice silenzio; che dobbiamo dare un apporto concreto, secondo le nostre capacità, perché tante ingiustizie vengano eliminate. Potrà essere questo un motivo di riflessione durante le vacanze.

Il testo dell’indagine viene dato alle stampe in questi giorni e sarà perciò disponibile anche sotto forma di opuscolo. Per informazioni sul Comitato, sul suo lavoro e le sue forme istituzionali si può comunicare con l’Assistente Sociale Elisabetta Zandonella, via della Venezia Giulia 12 – 00177 Roma – tel. 274433.

Vi salutiamo fraternamente.

Gli amici de “la tenda”

Indagine Sulla Situazione Scolastica Del Borghetto Prenestino

( A CURA DEL COMITATO “ BORGHETTO PRENESTINO “ )

PRESENTAZIONE

 

Il Comitato Borghetto Prenestino è una associazione a carattere apartitico ed aconfessionale, liberamente costituita fra cittadini che si sono moralmente e materialmente

impegnati, nei limiti delle proprie capacità, a promuovere e curare l’elevazione spirituale e culturale, nonché il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione abitante il Borghetto Predestino ( come da statuto registrato il 2 dicembre 1970 ).

Il Comitato, ai fini di cui sopra, stabilisce e sviluppa rapporti con gli abitanti del borghetto, ne individua le necessità, le coordina e ad esse adegua ogni possibile intervento; stabilisce rapporti con le Autorità di zona e cittadine per esplicare presso di esse gli interventi ritenuti più idonei perché le istanze della popolazione del Borghetto vengano tenute nella dovuta considerazione; promuove la presa di coscienza dei problemi del Borghetto da parte dell’opinione pubblica dell’intero quartiere.

Per esplicare e sviluppare la sua azione, il Comitato si avvale di personale specializzato ( Assistenti Sociali) e di professionisti volontari.

INTRODUZIONE

La problematica sociale del Borghetto è, come si può capire, assai complessa (casa, scuola, lavoro, istruzione professionale, sottosviluppo psicologico e culturale). Il Comitato Borghetto Predestino, oltre ad avere garantito attraverso l’azione dell’Assistente Sociale e dei suoi collaboratori un servizio su queste diverse linee ha prestato per l’anno 1971 un’attenzione particolare al problema scolastico.

Questa scelta di azione- informazione del Comitato è confortata dal fatto che ( come tutti gli esperti dei problemi di emarginazione vanno ripetendo da anni ) la chiave della soluzione di questi problemi sta nella “Scuola” sia per quello che dà sia per quello che non dà.

Il Comitato ha dunque condotto questa indagine sulla situazione dei minori e delle famiglie del Borghetto Prenestino: su circa 600 nuclei famigliari esistenti ne sono stati intervistati 455.

Il Comitato ritiene doveroso pubblicare i risultati di tale indagine, perché le competenti Autorità e l’opinione pubblica abbiano ulteriori elementi di valutazione, circa le condizioni scolastiche dei minori del Borghetto e delle difficoltà oggettive e soggettive che le famiglie incontrano nell’educazione dei figli.

Il problema scolastico è strettamente collegato con quello socio-economico per cui far conoscere questi dati all’opinione pubblica non è un’informazione di anagrafe scolastica ma diventa assolvimento del dovere di denuncia di un grave problema sociale.

FINALITA’ E DESCRIZIONE DELL’ INDAGINE

L’indagine iniziatasi in data 13 gennaio 1971 si è conclusa in data 30 aprile 1971.

Due assistenti sociali ed alcuni membri del Comitato hanno intervistato direttamente 455 famiglie del Borghetto Prenestino, numero che costituisce un campione altamente rappresentativo in quanto investe la quasi totalità della popolazione del Borghetto stesso.

Scopo dell’inchiesta è stato quello di conoscere il numero dei minori esistenti nel Borghetto ed il loro grado di partecipazione alle scuole della zona, soprattutto pere quanto concerne l’adempimento dell’obbligo scolastico e l’accesso alle scuole materne.

L’indagine è stata occasione di diretto contatto con la realtà socio- ambientale del Borghetto Prenestino ed è servita a prendere coscienza dei problemi più urgenti della zona che si possono così sintetizzare ( in ordine di importanza attribuita dagli intervistati ):

  • unanime desiderio di una casa
  • urgente necessità di scuole più vicine e più numerose
  • impellente bisogno di asili nido e di scuole materne gratuite
  • lavoro per i disoccupati
  • richieste di aiuto immediato di vario tipo

In particolare si è rilevato che la totale carenza di asili nido e la scarsità di scuole materne nella zona aggrava notevolmente la già precaria situazione economica delle famiglie, in quanto impedisce a molte donne di assumere impegni di lavoro retribuito.

Gli intervistatori hanno unanimemente affermato che con questa indagine si sono create delle aspettative che è necessario non frustrare.

ELEMENTI DIAGNOSTICI EMERSI DALL’ INDAGINE

  1. Il Borghetto è costituito in prevalenza da famiglie con alto numero di figli, i quali rappresentano più della metà della popolazione intervistata ( 53,1%); elevata è la percentuale dei figli in età pre-scolare e scolare ( vedi tab. n° 2 e n° 7).
  2. Solo una minima parte dei minori in età pre-scolare accede alle istituzioni proprie di questa età ( vedi tab. n° 8 e n° 9) per:

– insufficienza di tali servizi

– lontananza di quelli esistenti

– non rispondenza degli orari scolastici alle

esigenze delle famiglie.

  1. Il sovraffollamento delle scuole elmentari esistenti in zona comporta la necessità per le famiglie di iscrivere i figli in scuole decentrate ripetto alla zona di residenza ( vedi tab. n° 10)
  2. L’elevata percentuale di ritardi scolastici nelle scuole elementari e medie va messa in stretto rapporto con :
  • la scarsa preparazione culturale dei genitori, provenienti in genere da zone agricole, ( vedi tab. 3 );
  • la prolungata residenza delle famiglie nel Borghetto ( vedi tab. n° 6 );
  • il perdurare del dialetto nella lingua parlata e di una cultura che non facilita l’inserimento dei figli nelle istituzioni scolastiche ;
  • la squallida situazione ambientale ( ristrettezza dei locali, promiscuità, mancanza di acqua, di luce, di spazi per lo studio e per il gioco, ecc.) che rende difficile una pur minima applicazione allo studio.
  1. L’elevata percentuale dei ritardi scolastici non facilita il perseverare dei ragazzi negli studi e le urgenti difficoltà economiche delle famiglie incoraggiano il lavoro minorile e l’evasione scolastica ( vedi tab. n° 11 e n° 13).
  2. Le istituzioni scolastiche della zona, sovraccariche di alunni, non sono in grado di rispondere validamente alle esigenze dei ragazzi del Borghetto e contribuiscono alla loro emarginazione sociale.
  3. La popolazione del Borghetto è sensibile al problema scolastico ed avverte, con senso di inferiorità e con manifeste espressioni di rammarico, le incapacità di apportare ai figli un valido contributo negli studi.

 

Da quanto sopra esposto consegue che la situazione non si risolve se non si rimuovono le cause dell’emarginazione che è chiaramente evidente se si considera l’anzianità di permanenza delle famiglie nelle baracche – vedi tab. n° 6 – e se non si promuove il normale inserimento delle famiglie nella società.

In attesa che questo avvenga, lo sforzo massimo deve essere teso a far sì che le istituzioni e i servizi esistenti assorbano maggiormente i ragazzi del Borghetto; che si creino servizi pre-scolastici e parascolastici mancanti (asili nido, scuole materne, doposcuola, ecc.) in modo tale da permettere ai minori una prima evoluzione di carattere umano-sociale e consentire loro la possibilità di seguire la scuola dell’obbligo con maggiore incidenza.

SPUNTI PER ULTERIORI STUDI E APPROFONDIMENTI

  • Evasione scolastica e minorile
  • Tipo e grado di recettività delle istituzioni della zona nei confronti della popolazione del Borghetto;
  • Problemi legati all’integrazione tra popolazione abitante le baracche e quella abitante i palazzi;
  • Problemi legati all’inserimento ed alla permanenza degli alunni del Borghetto nelle classi differenziali.

DOCUMENTAZIONE STATISTICA

TIPOLOGIA DELLE FAMIGLIE INTERVISTATE (Tab. n. 1)

Tipi di nuclei familiari Totale %
Coppie con figli

Coppie senza figli

Persone anziane sole

378

30

47

83%

6,7%

10,3%

 

Totale nuclei familiari

455 100%

 

Come si rileva dalla tab. n. 1 le famiglie censite nel corso dell’indagine sono 455 su un totale di circa 600 famiglie.

La tipologia delle famiglie presenta un’alta percentuale di nuclei familiari con figli (83%).

Per la stretta correlazione con l’ambiente di vita e la problematica che ne deriva, è necessario evidenziare la notevole percentuale di persone anziane sole (10,3%) e quelle di coppie senza figli, costituite in prevalenza da coniugi anziani.

 

Se si considera che nell’assegnazione dei punteggi per i concorsi IACP si tiene soprattutto conto del numero dei figli, si deduce che difficilmente dette famiglie riusciranno ad avere la casa.

 

Si ritiene opportuno sottolineare la necessità di un fattivo interessamento per tali famiglie al fine di consentire anche a loro la possibilità di accedere a concorsi o di reperire case con basso canone di affitto (da notare che trattasi in prevalenza di anziani che godono della sola pensione sociale di £ 12.000).

COMPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE INTERVISTATA (Tab. n. 2)

Tipologia degli abitanti Totale %
Coniugi con figli

Coniugi anziani senza figli

Persone anziane, sole

Figli

Persone conviventi

(suoceri, cognati ecc.)

 

756

60

47

1000

17

40,1%

 

3,4%

2,5%

53,1%

0,9%

Totale abitanti intervistati 1880 100%

Dall’esame della tabella n. 2 risulta che i figli (in prevalenza di età inferiore ai 14 anni) rappresentano il 53% della popolazione del Borghetto e i genitori il 40,1%.

 

Dette percentuali mettono in evidenza la stretta correlazione esistente tra famiglie- scuola – lavoro e la necessità di promuovere iniziative in favore dei minori, le cui madri, dato il basso reddito del capo-famiglia, sono costrette a lavorare.

LUOGO DI PROVENIENZA DEL CAPOFAMIGLIA ( Tab. n. 3 )

Regione di provenienza Totale %
 

Veneto

Basilicata

Toscana – Umbria

Sardegna

Marche

Puglie

Campania

Sicilia

Abruzzo – Molise

Lazio

Calabria

senza indicazione

 

1

1

3

4

5

7

9

16

62

65

185

97

0,22

0,22

0,66

0,88

1,10

1,54

1,98

3,52

13,63

14,29

40,65

21,31

Totale 455 100%

CONDIZIONE SOCIALE DEL CAPOFAMIGLIA (Tab. n. 4)

Condizione sociale %
Occupati

Disoccupati

Pensionati

341

64

50

75,1

14

10,9

 

Totale

455 100%

POSIZIONE NELLA PROFESSIONE DEL CAPOFAMIGLIA PER RAMO DI ATTIVITA’ ECONOMICA ( Tab. n. 5 )

Ramo di attività economica Posizione nella professione Totale %
Lav.

Indip.

Operaio

Qualif.

Operaio n.r.

Non qualif.

 

Settore edilizio

Artigianato

Trasporti e comunicazione

Commercio e servizi vari (1)

Pubblica Amministrazione

N.R.

9 50

22

15

3

149

20

9

 

64

199

22

15

29

12

 

64

43,8

4,9

3,3

6,4

2,7

 

14

Totale 9 90 178 64 341 75,1%
  1. nel settore Commercio sono inclusi : venditori ambulanti, straccivendoli ecc.

DISTRIBUZIONE FAMIGLIE PER ANZIANITA’ DI RESIDENZA ( Tab. n. 6 )

Anzianità di residenza Totale %
Da 0 a 1 anno

Da 1 a 3 anni

Da 3 a 5 anni

Da 5 a 10 anni

Da 10 a 15 anni

Da 15 a 20 anni

Da 20 a 25 anni

Da 42 anni

Senza indicazione

14

42

40

115

58

56

14

1

115

3,1

9,2

8,9

25,2

12,8

12,3

3,1

0,2

25,2

Totale 455 100%

DISTRIBUZIONE DEI FIGLI PER ANNO DI NASCITA E CLASSI DI ETA’ ( Tab. n. 7 )

Classi di età

( e anno di nascita)

 

Totale %
Nati negli anni :

1968/69/70/71

0 – 3 anni

168 168 16,8
 

Nati nel 1967

“ “ 1966

“ “ 1965

4 – 6 anni

57

77

70

204 20,4
Nati nel 1964

“ “ 1963

“ “ 1962

“ “ 1961

“ “ 1960

7 – 11 anni

58

69

51

63

48

289 28,9
Nati nel 1959/58/57

12 – 14 anni

135 135 13,5
Nati prima del 1957

Oltre i 14 anni

204 204 20,4
Totale 1000 1000 100%

DISTRIBUZIONE MINORI IN ETA’ PRESCOLARE E LORO GRADO DI UTILIZZAZIONE DELLE ISTITUZIONI ( Tab.n. 8 )

Classi di età Unità frequentanti Unità non frequentanti Unità esistenti % freq. % non freq .
0 – 3 anni

4 – 6 anni

2

82

166

122

168

204

1,2

41

98,8

59

Totale 84 288 372 22,6 77,4%

DISTRIBUZIONE DEI MINORI NELLE ISTITUZIONI PRESCOLASTICHE ( Tab. n. 9 )

Tipologia delle istituzioni Totali parziali Totale
 

Asilo nido ONMI

( Via Manfredonia )

Scuola Materna “G. Belli”

“ “ “G. XXIII”

“ “ “Suore Prez.

Sangue”

2

12

9

61

2

82

Totale 81 84

La Tab. 8 consente di rilevare che soltanto una scarsissima minoranza dei figli da 0 a 3 anni (2 bambini su 168) usufruisce delle istituzioni adatte all’infanzia, mentre ben 166 trascorrono i primi tre anni della loro vita nell’ambiente malsano del Borghetto.

Anche per le Scuole Materne la situazione presenta le stesse caratteristiche: solo 21 bambini frequentano le scuole materne comunali limitrofe e 61 bambini la scuola materna privata delle Suore del Preziosissimo Sangue (tab. n. 9).

 

Anche tale cifra messa a confronto con il totale dei minori da 4 a 6 anni (204) fa capire la necessità e l’urgenza di approntare servizi sociali per l’infanzia più numerosi, più vicini e con orari tali da consentire alle madri di avere ore disponibili per un lavoro esterno retribuito, al fine di integrare l’esiguo salario del capofamiglia.

DISTRIBUZIONE ALUNNI SCUOLE ELEMENTARI (Tab. n. 10)

Scuole 1^ elem. 2^ elem. 3^ elem. 4^ elem. 5^ elem. Totale
“Gioacchino

Belli” (1)

“G. XXIII”

“Randaccio”

Altre

Collegi

42

16

4

5

34

27

10

4

30

30

6

2

34

17

8

3

29

12

4

2

169

102

32

16

46

Totale 67 75 68 62 47 365
  1. La Gioacchino Belli è l’unica scuola che consente ai bambini del Borghetto di accedervi senza dover attraversare arterie di intenso traffico.

SCUOLE ELEMENTARI : DISTRIBUZIONE ALUNNI PER CLASSI CON EVIDENZIAZIONE RITARDI SCOLASTICI (Tab. n. 11)

Classi Alunni con

Scolarità normale

Alunni con ritardo scol. Tot. alunni

Con ritardo

scolastico

Totale

Ritardi + norm:

1

anno

2

anni

3

anni

4

anni

1^ elem.

2^ elem.

3^ elem.

4^ elem.

5^ elem.

51

53

28

30

20

14

15

24

13

13

1

5

11

10

7

1

2

5

7

7

2

16

22

40

32

27

67

75

68

62

47

Totale 182 79 34 22 2 137 319

La tab. N. 11 è particolarmente significativa : si nota infatti che già in 1^ elementare 14 alunni sono ripetenti per la prima volta, percentuale molto alta se si pensa che il totale degli alunni che frequentano la 1^ elementare è di 67 unità e che quelli con scolarità normale sono 51.

Al momento del passaggio dal 1° al 2° ciclo, il fenomeno si presenta ancor più macroscopico in quanto il totale degli alunni con ritardo scolastico (40) supera quello degli alunni con scolarità normale (28). In classe 3^, infatti, si nota che :

  • 24 alunni hanno il ritardo di 1 anno
  • 11 alunni hanno un ritardo di 2 anni
  • 5 alunni hanno un ritardo di ben 3 anni

Gli alunni con scolarità normale sono solo 28 su un totale di 68.

In 5^ elementare 13 arrivano con ritardo di 1 anno;

7 arrivano con ritardo di 2 anni;

7 arrivano con ritardo di 3 anni.

I ritardi sono dovuti soprattutto al fatto che, come si è osservato più sopra, solo pochi bambini hanno la possibilità di frequentare la scuola materna; ne consegue che la maggioranza degli alunni trova difficoltà ad inserirsi nell’ambiente scolastico, ad adattarsi alla disciplina e ad applicarsi con continuità allo studio.

E’ pertanto evidente la necessità e l’urgenza di potenziare e curare maggiormente il settore scolastico e prescolastico.

DISTRIBUZIONE ALUNNI SCUOLE MEDIE (Tab. n. 12)

Scuole 1^ media 2^ media 3^ media Totale
“U.Betti”

“B. Pinelli”

“Randaccio”

ed altre

20

9

10

3

6

1

4

4

3

27

19

14

Totale 39 10 11 60

SCUOLE MEDIE : DISTRIBUZIONE ALUNNI PER CLASSI CON EVIDENZIAZ. RITARDI SCOLASTICI (TAB. N. 13)

Classi Tot. alunni

Scol. normale

Alunni con ritardo scolastico Totale

alunni

rit. Scol.

Totale

Gen.rit.

+

normal.

1 anno 2 anno 3 anno
1^ media

2^ media

3^ media

20

2

2

10

6

5

5

1

3

4

1

1

19

8

9

39

10

11

Totale 24 21 9 6 36 60

Il fenomeno osservato nella Scuola Elementare si fa ancor più grave nella Scuola media.

In 1^ media si hanno i seguenti ritardi:

  • 10 alunni hanno il ritardo di 1 anno
  • 5 “ “ “ “ “ 2 anni
  • 4 “ “ “ “ “ 3 anni

per un totale di 19 ripetenti rispetto a 20 con scolarità normale.

In 3^ media si hanno i seguenti ritardi :

  • 5 alunni hanno il ritardo di 1 anno
  • 3 “ “ “ “ “ 2 anni
  • 1 “ “ “ “ “ 3 anni

per un totale di 36 alunni che terminano la scuola media con ritardo rispetto a 24 con scolarità normale.

Oltre a quanto già osservato per la scuola elementare, valido anche per la Scuola media, è importante rilevare l’esiguo numero di alunni che terminano la scuola media in confronto al totale dei minori dai 12 ai 14 anni esistenti nel Borghetto.

Su una popolazione scolastica di circa 50 alunni per anno solo il 15% circa arriva in 3^ media, il che ci permette di concludere che l’85% dei ragazzi affronta la vita senza licenza media.

L’emarginazione sociale continua.