Lettera 10 (Seconda Serie)

Lettere

Dei lettori

Cari amici,

in questo numero abbiamo voluto riunire alcune delle lettere ricevute da voi lettori. Sono in genere lettere di consenso e di incoraggiamento ma anche commenti spesso puntuali e riflessioni molto interessanti che ci sono giunti soprattutto all’inizio del nostro cammino e poi dopo il Convegno sui Poveri e la Chiesa e quando abbiamo chiesto un riscontro per continuare a ricevere le nostre lettere. Tutti ci hanno aiutato e confortati nella decisione di continuare in questi anni difficili l’esperienza delle Lettere de “la Tenda”. Tutti i testi sono riportati solo in parte ma ci sembra diano l’idea della comunicazione che è avvenuta.

Questa è anche una sommessa ma pressante sollecitazione ad intervenire, sappiamo da amici e conoscenti che molti leggono le nostre lettere e che spesso queste vanno anche oltre gli indirizzi a cui le spediamo (circa 600 indirizzi elettronici, 180 postali e tutte le Parrocchie di Roma); siamo forse diventati tutti un po’ troppo pieni di informazioni e di contatti per riuscire a diventare soggetti attivi in una discussione e ricerca comune, ma pensiamo valga la pena dello sforzo, le lettere che ora presentiamo da sole spiegano come la comunicazione-comunione possa essere viva e vitale. La spedizione molto distanziata (circa ogni due mesi) delle lettere vorrebbe favorire una attenta lettura e magari dare il tempo di una risposta. Lettere, consigli, segnalazioni ed articoli sono comunque sempre graditi e saranno oggetto di grande attenzione.

Facciamo il punto sul lavoro svolto fino ad ora: abbiamo dedicato, dopo la prima di presentazione e di programma, tre lettere al tema dell’evangelizzazione e altre cinque al tema dei Poveri e la Chiesa che è stato oggetto anche del convegno che abbiamo tenuto il 13 ottobre 2007 presso la Parrocchia dei SS. Simone e Giuda Taddeo a Roma. Tutte le lettere, e molti dei documenti presentati sono sul nostro sito www.latenda.info .

Nei prossimi numeri cercheremo di allargare la visuale e rifletteremo su due realtà distanti da noi ma particolarmente significative, due realtà in cui “il bene” si fa strada a fatica ma in maniera visibile in situazioni particolarmente difficili: sono l’esperienza della “Comunità di pace” di S. José de Apartadò in Colombia, e quella del microcredito della Banca dei Poveri di Muhammad Yunus.

Come sapete non prevediamo un abbonamento per il ricevimento di questa nostra lettera in modo da non limitarne la diffusione, le spese di stampa e di spedizione infatti sono contenute. Ogni partecipazione a queste spese sarà comunque gradita, il nostro Conto Corrente Postale è il 45238177 intestato a Francesco Battista

Nota di servizio: come già abbiamo scritto avendo un indirizzario ancora non perfettamente controllato, abbiamo chiesto a chi riceve questi testi di darci un segno di gradimento, chi l’ha già fatto in questi mesi e chi in vario modo “si è fatto sentire” naturalmente non deve farlo ancora, segnalazioni di altri amici che pensate possano essere interessati a questi argomenti sono gradite. Comunque, dato il grande affollamento della comunicazione specie elettronica, preferiamo dalla prossima lettera restringere l’indirizzario a quelli che ci hanno dato riscontro, cosa che evidentemente siete di nuovo tutti invitati a fare.

Il sito www.latenda.info contiene comunque sempre tutti i nostri testi..

Grazie, per questa comunicazione della ripresa delle attività e delle riflessioni del gruppo  de La Tenda, che già apprezzavo e seguivo al tempo di don Nicolino. Credo che sia anche un modo per ricordarlo ed ereditare un po’ del suo spirito. Nonostante la “provvisorietà del nostro compito”, condivido in pieno l’iniziativa e il coraggio per favorire l’ascolto e il dialogo, e per “ riattivare i canali esistenti della comunicazione e del dialogo nella chiesa locale e nella società”.

È anche l’insegnamento su cui insiste molto P. Pio Parisi: favorire la comunicazione, il dialogo, la riflessione, soprattutto per far maturare le coscienze attraverso vie che non siano di “potere”, ma sinceramente di “servizio”.

Contento di avervi rincontrato, ricordando amici comuni, e condividendo le riflessioni e la preghiera.

d. Franco Amatori

E’ bello che ci sia gente come voi.

Giovanna Zincone

Caro Lorenzo
Accuso ricevuta della nuova Lettera de “La Tenda”. Sono contento di questa ripresa del lavoro di don Nicola. Auguri per il successo!
tuo frère Ghislain (Lafont)

La lettera mi è piaciuta tantissimo. Vi ho ritrovato tutto lo spirito di Don Nicola, che a lungo ho creduto perso. Non avevo più fede nella chiesa, specialmente nella mia, ma sentire che qualcosa si muove ancora e che non ha mai smesso di muoversi mi dà una grande speranza. Grazie per avermi reso partecipe di tutto questo.

Alessia Galici

Ho ricevuto da voi, forse per errore, la vostra “Lettera n° 4 luglio 2007”.

Non sono “praticante”, ma quanto dite mi interessa. Grazie comunque. Di “uomini di buona volontà” c’è proprio un gran bisogno. Buon lavoro.

Vittorio Tranquilli

Mi chiamo d Lorenzo Flori e ringrazio per le riviste che ho ricevuto.
Sono in Svizzera e ci dovrò restare (purtroppo). Lo studio è impegnativo, la vita pastorale anche e sono molto indietro nel mio lavoro. Ritrovare un contatto con l’Italia mi fa molto piacere. Anche perchè mi ricorda la bella esperienza a Torre Angela. Purtroppo non vengo quasi mai in Italia. Ma vorrei chiedervi se si può ricevere forse il file via internet.
Eviterebbe le spese di spedizione. E vi chiederei anche se c’è un modo per sostenere (economicamente)
questo gruppo.
Mi scuso se non mi sono fatto più sentire. Un po’ è una strategia quella di tagliare i ponti: si evita di tenere il piede in più scarpe… Un po’ è realismo: i tempi cambiano, i preti girano, le distanze ci sono… E bisogna imparare a mettere le proprie energie DOVE SI E’ (secondo il sano principio della INCARNAZIONE).
Di certo restano alcuni contatti importanti. Che è bello ricordare nella preghiera e nella memoria. Ma che si possono anche riprendere all’occorrenza. E questa è una di quelle…
don Lorenzo Flori

Cari amici de “La Tenda”,

vi ringrazio per l’invio del ciclostilato.Vi sono molto grata per aver riaperto un discorso che mi sarà molto utile. Spero che dopo le indicazioni teoriche di percorso arrivino le considerazioni pratiche, perché è nella pratica quotidiana che noi cristiani sbattiamo il naso e qualche volta non sappiamo dove andare.

Sto facendo molte considerazioni sulla chiesa di vertice, e forse un giorno ve le comunicherò, ma con poche speranze che qualcosa lassù possa cambiare. Come tutti i vecchietti, ho più critiche che proposte, ma forse anche quelle servono, qualche volta.

Vi abbraccio tutti e vi auguro buon lavoro

Anna Barra

Caro Lorenzo,

Mi ha fatto piacere ricevere con un poco di ritardo ‘La tenda’ e mi fa piacere mandare una piccola risposta con ‘un poco di ritardo’.

Sono convintissimo che bisogna continuare a seminare e continuare a credere che semi di questo genere sono indispensabili nella Chiesa e che di un modo od un altro germoglino. Auguri dunque.

Per il resto, niente di clamoroso da questi parti. Sempre detenuto con i detenuti ma con permesso di uscita. Tanti cari saluti. Un abbraccio,

Gabriele (Demeulenaere cappellano di un carcere in Belgio))

Carissimo Gruppo La Tenda,
ho avuto la possibilità, estremamente utile e ve ne ringrazio infinitamente, di partecipare a qualche Vostro incontro.
Sono convinto che il cammino intrapreso sia lungo ma fruttuoso per tutti coloro che ne prenderanno parte, da vicino o da lontano e per periodi più o meno prolungati.
Sono altresì convinto che invece di un facile allontanamento dalla vita cristiana è necessario interrogarsi e trovarne insieme delle risposte lungo questo cammino.
Un “punto di incontro”  è il Vostro sito, da cui ho potuto con piacere rileggere subito alcune lettere, sottolineandone ancora l’ estrema attualità dei temi e dei contenuti. Grazie ancora a Tutti Voi.
Paolo Girolami e Paola Simonelli insieme a Chiara ed il piccolo Luca.

Caro Lorenzo,

a intervalli ci si risente.. Ho ricevuto (com’è ovvio, dato che ti scrivo all’e.mail!) i fogli che mia hai inviato. Grazie anche per il ricordo di Nicolino Barra, che – come sai – fu mio “contubernalis” quando lui era ancora seminarista al “Capranica” e ci ritrovavamo insieme a dirigere i campi-scuola del movimento aspiranti della GIAC romana. Tienimi aggiornato. Ma non siate troppo ..anticlericali.(Certe volte penso al don Camillo di Guareschi, che secondo il suo antagonista sindaco Peppone non è un “prete clericale”). Un po’ di “struttura” ci vuole, e le strutture a volte non coprono/comprendono la realtà a 360 gradi – e occorre aver pazienza, e integrare dove è possibile. Eccetera.

Ci vediamo? Intanto, un abbraccio.

Saro Musmeci

Caro Lorenzo,

ho ricevuto la copia del giornalino “la Tenda” che mi hai gentilmente inviato.

Come ben sai, anch’io ho sempre pensato che il lavoro pastorale non possa limitarsi ad essere solo “pedagogico”, ma debba essere scuola di carità e quindi di condivisione; e questo è molto difficile da realizzare in un contesto ecclesiale troppe volte un po’ “ingessato”. Credo, però, che  fantasia, creatività e soprattutto l’esigenza di radicalità non possano, non debbano e non mancheranno ad una Chiesa che sia sempre in ascolto della Parola di Dio.

Ti ringrazio del pensiero e accompagno il tuo e vostro lavoro con la preghiera.

A presto.

Don Paolo Lojudice.

…pare ci sia proprio bisogno di ricominciare………anche io stavo pensando in questi giorni di fare qualche iniziativa importante…

buon tutto

in bocca al lupo a tutti noi

Paolo (Masini)

Caro Luigi,
in primo luogo tanti auguri per la vostra ripresa ! Per quanto potrò cercherò di fiancheggiarvi, su iniziative concrete, negli spazi dove mi e’ concesso di scrivere.
Cordialmente, Maurizio di Giacomo (approfittiamo dell’occasione per comunicare a chi non lo avesse saputo che il nostro caro amico Maurizio ci ha lasciati nel mese di luglio a lui va un caro ricordo e un grazie per il suo costante lavoro di ricerca e documentazione )

… seleziono la voce di Davide dal primo Libro dei Re:

Saul lo arma a malincuore, sapendo che veste un morituro che sfiderà il terrificante Golia dal quale nessuno è uscito vivo; appesantisce alla buona quel corpo giovinetto con ingombranti corazze. Davide ne avverte l’insostenibile peso, barcolla e implora Saul: “Svestimi, fammi tornare nudo. Non sono nato per questo. Ho fede in Dio, lui mi aiuterà.”

Non mi dilungo nell’ermeneutica, tanto ci siamo capiti. E’ quella fiducia che fa rifiutare a Francesco d’Assisi che va ad incontrare il sultano i kalashnikov o i laser o i satelliti spia, è quella fiducia che convince il cardinal Lercaro il giorno della cittadinanza onoraria conferitagli dalla “rossa” Bologna, a non portarsi dietro il libro nero del comunismo per accettare il consiglio di don Dossetti: il Vangelo sine glossa.

Ecco qui mi ritrovo. Qui vorrei piantare la tenda. Ma la tenda , per sua intima vocazione non si può piantare a lungo. Allora auguro ad altri(non a me ormai consunto)di continuare a camminare sul crinale dei precipizi, costoni, calanchi alti, dove ci sia aria buona.

Affettuosamente a voi tutti

Ogni volta che ricevo “La Tenda” mi propongo di scrivervi: Basta sospendete l’invio, risparmiate stampa, busta e francobollo per un ex-ex-in congedo…. Tuttavia è pur vero che leggo ogni numero con attenzione senza rimpianti ma con sincera partecipazione. Di questi invii costanti non so come ringraziarvi. Oppure, modificando il “tempo” del verbo, proseguo così, non sapendo come ringraziarvi, allora vi invio un testo che in questi giorni ho ritrovato, lo conoscete? Non lo conoscete? (Pensieri sulla povertà di Nazzareno Fabretti dei frati minori che presto potrete leggere su nostro sito e da subito potete chiederci al nostro indirizzo e-mail) deve essere databile 1966 all’incirca….

Saluti sinceri

Giorgio Pazzini

Cari amici del Gruppo “La Tenda”,

mi chiamo Anna Maria Schinco e da un po’ vi seguo attraverso le lettere circolari… ho molto apprezzato dell’ultima epistola la relazione del Cardinal Lercaro che trovo di una attualità sconvolgente e di un acume e apertura mentale rari. Mi sono sentita interpellata laddove si invita il cristiano a “fare una scelta di campo”: mentalità, stili di vita, modo di intendere la prossimità con la povertà. Tale riflessione mi ha fatto uscire da me stessa, dalle sicurezze alle quali credevo di avere diritto…

Desidero continuare a ricevere le lettere, non mi dispiacerebbe conoscervi.

Anna Maria Schinco

Caro Lorenzo,

dal dott….mi è stato donato il n° 7 de “La Tenda” del gennaio u.s. che mi è molto piaciuto. Per cui mi farebbe piacere ricevere la futura corrispondenza del Gruppo “La Tenda”.

Nel ringraziarti cordialmente ti saluto.

Santi Spadaro.

Sono venuto a conoscenza delle vostre circolari a mezzo Piccola Sorella Maria Giovanna di Gesù.

Mi congratulo per le circolari che avete pubblicato sinora che sono stato oggetto di una lettura attenta e veramente arricchente, che ho condiviso anche con il mio parroco.

E’ in previsione la pubblicazione degli atti del recente convegno sulla povertà? Ho letto la circolare di settembre , ma mi sembra di non aver trovato niente al riguardo.

Vi ringrazio per quanto fate e unisco il mio solidale incoraggiamento.

Cordialità

… Ho ricevuto oggi il secondo fascicolo della corrispondenza. Gli altri numeri li ho scaricati dal sito, anche se non tutte le parole sono chiare e leggibili.

Mi sono permesso di scannerizzare il testo sulla povertà e l’ho inviato via mail a cari amici. Domani incontrerò don Franco Mosconi, priore della comunità camaldolese sita all’Eremo di San Giorgio presso la Rocca di Garda a Bardolino. Avrà sicuramente molto care le copie che gli porterò. Così pure sono state apprezzate da mons. Nevio Ancarani, un sacerdote di Bologna, che conosco da molti anni. Egli é stato segretario di Lercaro i tempi del Concilio e rettore del seminario regionale dell’Emilia. Grazie ancora e speriamo di incontrarci a Roma.

Carlo Cenzi

Vi ringrazio per l’invio della documentazione, che ho molto apprezzato e trovato particolarmente significativa, su questo rapporto Chiesa-povertà che è “sempre” attuale.
Mi auguro pertanto di ricevere anche le altre “lettere” frutto del vostro lavoro di parrocchia di frontiera.
Flora Tudini (Ufficio Studi Acli)

Ringrazio molto dell’invio delle vostre lettere, che mi fa piacere ricevere. Grazie e buon lavoro

Bruna Costacurta

Grazie per l’iniziativa, ma soprattutto un segno di incoraggiamento per le riflessioni che sembrano estranee al nostro tempo di consumismo e di furto del pensiero.

Enzo Cerrato

Vi do volentieri il riscontro che avete chiesto. Almeno per due motivi.

Anzitutto per testimoniarvi quanto mi giunge gradito ogni vostro invio de “La Tenda”, per i temi che scegliete, i modi  praticati di approfondirli e ritrovarli nella vita quotidiana.

E poi…. forse non è facile da sentire come lo sento io, il secondo motivo , ma sono certo che lo capite, e un po’ vi appartiene.

Perché mi chiamo Claudio Della Porta, e sono uno di quelli che ha dato una mano alla prima edizione de “La Tenda”, con don Nicolino, Maria e Gianfranco Solinas, i due “gemelli terribili” Bruno e Maurizio Firmani, e poi gli altri, a cui chiedo scusa per non ricordarne il nome (sono passati tanti anni…).

E’ una strana sensazione veder nascere di nuovo questa creatura. Non voglio farla lunga.

Intanto ci siete riusciti. Continuate così!

Un forte abbraccio a tutti, anche se non vi conosco.

Claudio (Della Porta)

Cari amici,

sono il coordinatore di Noi Siamo Chiesa. Vi ringrazio di avermi inviato la vostra lettera con le informazioni sul convegno di ottobre. Ci stiamo impegnando nella stessa direzione. In marzo abbiamo fatto un incontro a Milano sulla povertà nella Chiesa e la gratuità del ministero , stiamo curando la pubblicazione degli atti presso la Meridiana  e per conoscenza vi allego la locandina

Ugualmente scriviamoci, teniamoci in contatto  un abbraccio di Pace a tuti voi

Vittorio Bellavite

Carissimi, grazie vivissime per le vostre comunicazioni e per gli atti dell’incontro recente. Continuate a tenermi informato e sopratutto compagno di cammino.  Le testimonianze di don Nicolino e di don Luigi e di tante/i altre (anche vivi!) ci rinfranchino in questi tempi oscuri. Un fraterno augurio di gioia e pace!
Gianni Novelli (Cipax)

Caro Luigi,

il comune amico Carlo G. mi ha consegnato domenica scorsa il manifestino sul vostro convegno. Mi congratulo per l’iniziativa opportuna e anzi necessaria. Consentimi di dirti però la mia meraviglia nel non vedere citato in nessuna delle due pagine del vostro documento il nome di Paul Gauthier. Ho avuto (ed ho) grande e affettuosa ammirazione per il cardinale Lercaro, che mi ha onorato della sua benevolenza, sono stato amico (”filiale”, se non fraterno) di don Giuseppe Dossetti, ma posso assicurarti (e credo possano confermartelo altri giornalisti “conciliari”, da Luigi Sandri a Giancarlo Zizola a Raniero La Valle) che il documento di cui parlerete non sarebbe mai uscito se non ci fosse stata l’azione profetica di padre Gauthier, capace di radunare 300  vescovi in riunioni assembleari al Collegio Belga romano e, in piccoli gruppi, e in varie sedi (compresa la casa di Clotilde e mia) di teologi come Chenu, Danielou, Diez Alegria, Girardi e tanti altri. Il nome di Paul merita (anzi: esige) di essere ricordato inscindibilmente insieme a quello di Lercaro.
Probabilmente sfondo una porta apertissima e se è così te ne chiedo scusa; ma noi vecchi abbiamo il dovere di essere custodi della storia. Un fraterno abbraccio e buon lavoro
Ettore (Masina)

Spero che al convegno possa partecipare qualche prete operaio di Roma. Personalmente non posso muovermi per la situazione familiare che mi tiene vincolato a mio padre invalido e totalmente dipendente. Sul prossimo numero di Pretioperai comparirà il volantino che mi avete fatto pervenire, anche se la pubblicazione  arriverà a domicilio dopo che l’iniziativa è stata attuata. Comunque è buona cosa diffondere le iniziative che parlano su i poveri e la chiesa e quindi pongono il problema della povertà della chiesa stessa. Buon lavoro e un saluto a tutti.

don Roberto Fiorini

…giro a tutto l’indirizzario questo importante invito, che dimostra finalmente che cattolici conciliari  ne esistono ancora e incominciano  a farsi sentire: si può essere o no  d’accordo con ciò che dicono, non è questo il punto, il punto è che riparte una espressione pubblica di richiamo a ciò che gli ultimi due pontificati hanno cercato di cancellare, cioè il segno del Concilio Vaticano II  

Lidia (Menapace)

Carissimi
anche se lontano,  leggo sempre – e con interesse, il che vista la situazione non guasta – le Vostre comunicazioni. Devo dire che mi manca molto avere la possibilità di discorrere e ascoltare su/una diversa ma simile sensibilità sulle cose della Fede.
Molto interessante la giornata di ottobre.
un caro abbraccio
Umberto Castra

Caro Lorenzo,

grazie dell’opportunità che mi dai di riflettere sul vostro cammino. Si pensava con suor Eugenia che sarebbe bello poter diffondere queste esperienze di vita anche con altri. La rivista Orientamenti Pastorali, alla quale collaboro da anni, accetterebbe alcune esperienze di spiritualità vissuta nelle periferie e/o in alcuni ambiti particolari, come: carcere, immigrazione…, nella rubrica “Laboratorio Pastorale”. Possiamo pubblicare qualcosa di voi? Bisognerebbe presentare l’esperienza e offrire qualche spunto di lettura e di riflessione, affinché altre persone e congregazioni interessate a questo stile di vita trovino elementi di riproponibilità di alcuni aspetti. Potrei anche venire a trovarti, se vuoi per conoscere meglio quanto si dovrebbe presentare. Fammi sapere. Ti ringrazio.

Mariateresa Tavassi

…oggi rileggo (godendo) “La Tenda” di gennaio. Come è chiaro, ricco e profondo il pensiero di Padre Lafont, rincresce di arrivare all’ultima riga…Il suo sguardo va lontano, sia nel rileggere il passato (cosa importantissima) che nel guardare il domani, sostenuto da una sana pazienza. Pochi, anche di noi cristiani rifiuterebbero un tale maestro, il desiderio del Bene e di una luce vera c’è in tantissime persone; ben al di sopra di ogni nostro giudizio, gretto e spesso ristretto, risuona la parola di Gesù, misericordiosa che ci vedeva come “pecore senza pastore”. Di Pastori r Maestri di questa misura avremmo bisogno! Gesù lo sa, lo vede; e se già nel nostro minimo piccolo accettassimo di portare la minima parcella di goccia che ci è data di vedere, aiuteremmo a rendere una chiesa non solo parlata… e poi, allora ben vengano i maestri Lafont! Hai altri suoi scritti o interventi di questo genere?

Piccola Sorella Maria Giovanna.

Cari amici,

a nome della redazione di Presbyteri, vi assicuro che la vostra lettera ci interessa. La copia con l’intervento del card. Lercaro al concilio è arrivata proprio mentre la cercavamo! E’ bello verificare la sintonia!

con viva fraternità e riconoscenza

Sitia Sassudelli (segretaria di redazione)

Carissimi,

grazie del prezioso servizio. Sono molto lieto di poter continuare a ricevere la lettera.

Carlo Molari

Care/i Amiche/i,

vi ringraziamo molto dell’invio di questa lettera che abbiamo ripreso sul nostro sito dove abbiamo anche indicato il link con il vostro. Auguriamo che la vostra riflessione prosegua feconda sulla strada della realizzazione del regno.

Cordiali saluti e buon anno

Giovanni Sarubbi (www.ildialogo.org Periodico di Monteforte Irpino)

Ringrazio chi ha segnalato il mio nome e voi che avete la cortesia di mandarmi le vostre lettere. Le trovo tutte interessanti e stimolanti, ma sopratutto espressione di uno sforzo serio e approfondito di affrontare il  problema secolare della povertà secondo  una visione  realmente cristiana. Spero che possiate proseguire a lungo nella vostra strada, se fosse necessario contribuire concretamente al vostro lavoro, fatelo sapere. Sono certo che saremmo in molti a farlo.

Cordiali saluti e auguri

Federico Usai

Cari amici della Tenda,

dagli anni dell’inizio seguo la vostra lettera.

Complimenti per aver ripreso il vecchio “filo” di riflessioni, più che mai attuali.

Ho pensato di inviarvi il nostro periodico “ Ore undici ” in cambio della vostra lettera.

Buon lavoro. Un cordiale saluto a tutti.

d.Mario De Maio (Ore undici)

…io mi sono laureata in pedagogia con indirizzo sociologico con una tesi (sociologia della religione) dal titolo “Charles de Foucauld ed il movimento foucauldiano in Italia” Nei vari contatti avuti per fare questo lavoro con persone che negli anni ‘50 e ’60 si sono avvicinati a questa spiritualità, ho incontrato anche Mons. Bettazzi, che mi parlò con grande entusiasmo della sua partecipazione al concilio come giovane vescovo , assistente del cardinal Lercaro ed in particolare del documento sulla “Chiesa dei Poveri”.

Sono contenta di aver incontrato Ghislain Lafont perché mi rincuora il suo modo giovane di pensare nonostante i suoi anni. Sono d’accordo con lui quando dice che è un problema di sguardo, di occhiali per vedere, per scorgere la presenza dello spirito ed aiutare gli altri a “nominare ciò che vedono”. Nominare=dare un nome cioè prendersi la responsabilità della speranza, della gioia, enuclearla dal vissuto quotidiano, farla emergere, non farla rimanere sommersa, credo sia il compito non meramente intellettuale o politico, ma vitale che ci coinvolge, che coinvolge i vari gruppi che in silenzio lavorano, disseminati ovunque in Italia e altrove. Sguardo e responsabilità della speranza per ora è questo che mi sento di dirti!

Angela Bettazzi.

Grazie per il bel convegno di sabato scorso su “i Poveri e la Chiesa”. Vengo a sottoporvi due richieste:

1) Un’informazione sul convegno stesso da pubblicare sul sito delle Cdb (www.cdbitalia.it) che aggiorniamo ogni giovedì

2) l’invio, se possibile, del testo di Lercaro che avete ri-scoperto a Peppino Coscione della Comunità di base di Oregina a Genova:  incaricato di preparare il nostro Incontro nazionale della prossima primavera (che avrà per tema proprio il modo con cui i cristiani sono chiamati ad affrontare e affrontano il tema della povertà) e, appena pronto, il numero della Tenda sul quale penso riporterete le interessanti riflessioni che avete proposto negli interventi introduttivi e nelle comunicazioni dei Gruppi invitati

Grazie anticipato

Saluti
Marcello Vigli

…ho letto l’ultimo de “La Tenda”. Sono commossa e contenta che avete cominciato così bene, peraltro partendo dal sud del quale purtroppo si parla come se lì esistesse solo la ”ndrangheta”e non è così.

Giulia Ruffolo

Amici e fratelli, un caro saluto e un sincero ringraziamento. Ho ricevuto la vostra lettera e vi ringrazio, sì sono interessato a continuare a riceverla. Quando stavo a Roma ho conosciuto almeno qualcosa di questo movimento che faceva riferimento a d. Nicolino Barra.

Sono un missionario della consolata e lavoro in una equipe missionaria con gli indios Nasa della cordigliera centrale delle Ande.

La situazione del paese sempre grave tra forti ingiustizie, violente repressioni (a volte con i guanti)e una comunità ecclesiale che va dalla resistenza frontale ad un eccessivo accomodamento razionalizzando la gestione del potere.

Buon lavoro con la forza dello Spirito Santo.

p. Ezio Roattino Missionario della Consolata.

Carissimi Gianfranco e Lorenzo,

ho assistito la mattina all’incontro del 13 ottobre ed ho letto attentamente i testi del card. Lercaro.

Il tutto mi è apparso molto valido per l’apertura al Mistero Pasquale e per l’attenzione al mondo, in particolare alla società opulenta. Si tratta di acquisizioni fondamentali che stimolano a ulteriori approfondimenti. Provo a indicare qualche pista.

Riguardo al rapporto con la Parola penso sia prezioso il testo di L-M.R.Tillard “La salvezza mistero di povertà”, Queriniana. Riprende in esso la relazione fatta durante il Concilio per il comitato teologico della Chiesa dei poveri. Purtroppo il libro è del ‘68 e penso non sia facile trovarlo. (presto sarà sul nostro sito www.latenda.info chi fosse interessato può intanto richiederlo a nostro indirizzo e-mail)

L’Apocalisse è la parola più chiara sul senso della storia, anche per i nostri giorni. Sono ottime le letture di Pino Stancari. (si possono trovare sul sito www.indes.info)

Sarebbe poi importante l’approfondimento del rapporto tra lo spirito (lo Spirito) e le strutture per capire la Chiesa oggi e non lasciarsi prendere in alcun modo dalla seduzione del potere, anche da quello considerato buono e gestito con spirito di servizio. (Pio Parisi, Dialoghi sulla vita consacrata – L’azione dello Spirito sul mondo. Scriptorium 2007)

La cattedra dei piccoli e dei poveri, dei sofferenti e dei peccatori bisogna praticarla e seguirla in ordine alla comprensione di quel che succede e soprattutto per ritrovare la speranza evangelica.

(Pio Parisi, La cattedra dei piccoli e dei poveri. AVE 1995)

E’ necessario sviluppare comunitariamente alla luce della Parola lo sguardo globale su quel che succede ai nostri giorni: una “sinossi” più che una “sintesi”.

Lo sguardo sul mondo poi dovrebbe essere carico di “simpatia” non per ingenuo ottimismo, ma per scoprire dove passa il Regno di Dio, anche in quei fenomeni che appaiono di perdita ma che fanno sempre parte del mondo amato da Dio.

Penso poi che dovremmo fermarci a considerare il valore salvifico della “emarginazione”.

Suggerisco ancora il rapporto fra la povertà e la “profezia” e l’importanza del “martirio”, specialmente quello a cui tanti sono chiamati vivendo la coerenza evangelica nella società di oggi.

Due testi ricchissimi di riferimento per chi si impegna nella riforma della Chiesa sono Rm. 12, 1-2 — non conformarsi alla società opulenta — e Ebr. 12, 1-2 — non rallentare la corsa.

Penso che la rivoluzione più vera e possibile sia la “conversione”.

Viva la “Tenda”!

Pio Parisi s.j.

Il Gruppo “La Tenda” è formato da:

Franco Battista, Torre Angela Roma

Gruppo La Tenda

c/o Lorenzo D’Amico

Via Monte Sant’Angelo, 34

00133 Roma

gruppolatenda@gmail.com

www.latenda.info

Francesco Cagnetti, Monteverde Roma

Tina Castrogiovanni, Ostia Nuova Roma

Lorenzo D’Amico, Torre Angela Roma

Maurizio Firmani, Monteverde Roma

Chiara Flamini, Torre Angela Roma

Alessia Galici, Ostia Nuova Roma

Maria Dominica Giuliani, Aurelio-Boccea Roma

Luigi Mochi Sismondi, Torre Angela Roma

Liliana Ninchi, Ostia Nuova Roma

Marco Noli, Ostia Nuova Roma

Solange Perruccio, Monteverde Roma

Umberto Sansovini, Ostia Nuova Roma

Gianfranco Solinas, Martina Franca Taranto

Antonella Soressi, Ostia Nuova Roma

Micaela Soressi, Ostia Nuova Roma

Daniele Trecca Ostia Nuova Roma